Fisco

Partita IVA: i passi per avviare un’attività, tra ATECO e Regime fiscale

Care amiche di Contabilitàdonna, partiamo dalla definizione. La Partita IVA è un codice di 11 cifre che serve per identificare in modo univoco un lavoratore autonomo o una società negli archivi dell’agenzia delle entrate.  Sei obbligata ad averla quando svolgi un’attività che è:

  • professionale: rappresenta il tuo lavoro;
  • continuativa: la svolgi con costanza e organizzazione, quindi non si tratta di una mansione sporadica una volta ogni tanto.

I passaggi per avviare l’attività all’Agenzia delle Entrate

  1. Scegli il codice ATECO più giusto per la tipologia di attività che andrai a svolgere
  2. Richiedi all’Agenzia delle Entrate di attribuirti un numero di Partita IVA
  3. Scegli il regime fiscale più conveniente per il tuo caso… idealmente assieme a una brava commercialista!

Ad ogni attività il suo ATECO

Se svolgi più attività non preoccuparti: ti basterà selezionare un ATECO primario e un ATECO secondario in fase di apertura della Partita IVA.

La scelta del Regime fiscale

La scelta del regime fiscale va valutata assieme al tuo commercialista e, soprattutto, rivalutata nel tempo, in base ai cambiamenti della tua attività.

Ma il regime forfettario conviene sempre?

La risposta è no. Ecco quali sono i parametri principali da valutare con attenzione se sei interessata ad aderire a questo regime.

  • La mancata detrazione Iva. 
La non possibilità di detrarre l’Iva sugli acquisti è un limite in quei casi in cui – ad esempio – tu vada ad acquistare beni ad aliquota ordinaria (22%) per rivenderli ad aliquota ridotta (10% o 4%). In tal caso, il regime forfettario determina una differenza negativa che certamente non conviene all’imprenditrice.
  • La percentuale forfettaria di redditività. 
Come dicevamo, ai ricavi incassati si applica una deduzione forfettaria in base al codice Ateco. Questa base di costi annui è fissa, non è modificabile. Prima di lanciarti nel tuo progetto imprenditoriale – o anche dopo averlo fatto, per correggere il tiro – dovrai verificare che i costi che sostieni non siano maggiori della percentuale prevista dalla legge, per non andare in perdita.
  • Detrazioni e deduzioni personali. 
Il regime forfettario non prevede la detrazione e deduzioni di costi personali dalla dichiarazione dei redditi.
 Facciamo riferimento a spese mediche, alle detrazioni fiscali per i figli a carico, ma anche a fondi pensione, bonus edilizi, e molto altro. Fare prima una panoramica delle possibili detrazioni e di cui beneficeresti sembra una buona idea.

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