PARTITA IVA PER GIORNALISTE
Da un punto di vista fiscale, dopo aver ottenuto l’iscrizione all’Ordine, il primo passo da compiere per esercitare l’attività di Giornalista è sicuramente l’apertura della Partita Iva.
Il Codice Ateco corretto è il numero: 90.03.01 – Attività dei giornalisti indipendenti.
Per quanto riguarda, invece, la scelta del Regime Fiscale, il Regime Forfettario è quello più conveniente. Si risparmia in ambito di tassazione e sui contributi previdenziali.
E’ importante ricordare a chi vuole esercitare l’attività da Giornalista Professionista che sia la tassazione, sia la contribuzione derivano sempre da guadagni effettivamente percepiti.
CONTRIBUTI
Il soggetto che intende diventare Giornalista Professionista deve tener conto degli adempimenti previdenziali, che si concretizzano con l’iscrizione alla Cassa di previdenza dei Giornalisti, l’INPGI.
L’INPGI (l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti) è l’istituto al quale i giornalisti versano i propri contributi previdenziali e che eroga la pensione.
I contributi fissi sono:
- Contributo soggettivo: pari al 10% del reddito professionale netto di lavoro autonomo giornalistico prodotto nell’anno, risultante dalla relativa dichiarazione dei redditi.
- Contributo integrativo: pari al 2% di tutti compensi lordi corrisposti annualmente al giornalista.
- Contributo di maternità: a carico di tutti gli iscritti, sia uomini che donne, ed è pari ad Euro 10,00
I contributi si dividono in:
- Soggettivi: ammontano al 10% del reddito netto
- Integrativi: ammontano al 2% dei compensi lordi
- Di maternità: 10 euro, che devono versare sia gli uomini che le donne
- Aggiuntivo: il versamento di questo contributo è a discrezione, è volontario e non obbligatorio
Per qualsiasi approfondimento e aggiornamento, ti consigliamo di andare a visitare direttamente il sito dell’INPGI.
IMPOSTE DI UNA GIORNALISTA IN REGIME FORFETTARIO
In regime forfettario le imposte saranno calcolate sul fatturato lordo diminuito dalla percentuale di costi, assegnata in base al coefficiente di redditività. Nel caso specifico della giornalista la parte di costi imputata sul fatturato lordo è del 33 %.
Per i primi 5 anni di Partita Iva come giornalista, si applica l’imposta sostitutiva al 5%.
L’applicazione dell’imposta sostitutiva al 5% è possibile inoltre solo se si rispettano anche queste condizioni:
- Non si deve svolgere un’attività che sia una semplice continuazione di una che si svolgeva precedentemente, sia come dipendente che come impresa familiare. I tirocini o le pratiche per accedere alle professioni ne sono esclusi;
- Nei tre anni precedenti all’apertura della Partita Iva come giornalista, non si deve aver svolto attività di impresa né in forma individuale, né associata, né familiare;
- Se si rileva un’attività già avviata da un altro soggetto, questo deve aver rispettato il limite dei 65.000 Euro di ricavi.
Come sempre CONTABILITADONNA.IT desidera essere al fianco delle Professioniste ed Imprenditrici di oggi e di domani
Per informazioni e supporto :
contabilitadonna@gmail.com
WhatsApp : +39 346 1399609
SEGUITECI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL