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NEXT GENERATION EU FONDO IMPRENDITORIA DONNA

NEXT GENERATION EU e Manovra 2021: come funziona il Fondo imprenditoria femminile

Il Consiglio nazionale economia e lavoro (Cnel) ha proposto, tra gli interventi prioritari da sostenere con le risorse di Next Generation EU, il sostegno alle imprese femminili.

Occorre rafforzare gli incentivi per l’imprenditoria femminile e per l’occupazione femminile soprattutto nei settori green e in generale nell’economia circolare, in agricoltura, in turismo e cultura. È condivisibile la proposta di un fondo dedicato alle imprese femminili nell’ambito del Fondo di garanzia, lo strumento istituito dal Ministero per lo sviluppo economico.

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto una serie di misure volte al sostegno dell’imprenditoria femminile. Come si legge all’ art. 17 della norma, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), istituirà per il 2021 e 2022 il “ Fondo a sostegno dell’impresa femminile”, creato “al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile” . Il fondo nello specifico andrà a supportare tutte le attività per l’avvio d’impresa, agevolando soprattutto le imprese operanti nel mondo del digitale, ed aiutare le imprenditrici nella formazione e nell’apprendimento di materie che necessitano di una correzione a livello nazionale e comunitario. In particolare, gli interventi prevedono: contributi a fondo perduto per la costituzione dell’impresa; finanziamenti a tasso zero ed agevolati; contributi a fondo perduto per il rafforzamento delle imprese costituite da almeno 36 mesi; percorsi di assistenza per attività di marketing e comunicazione; investimenti nel capitale per start up innovative ex art. 25 del D.L. 179/2012 e PMI innovative ex art. 4 D.L. 3/2015.

Gli interventi possono prevedere:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
  • finanziamenti a tasso zero, finanziamenti agevolati, combinazioni di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili; 
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’ottanta percento della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
  • investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e delle PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali; 
  • azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano e degli interventi finanziati attraverso le norme del presente articolo.

Per l’attuazione è previsto un decreto ministeriale, mentre presso il Ministero dello Sviluppo Economico è istituito il Comitato Impresa Donna che analizza le linee di indirizzo del fondo, formula pareri su norme e iniziative per l’imprenditoria femminile e contribuisce a una relazione annuale del MiSE sulla partecipazione delle donne alla vita economica e imprenditoriale del Paese.

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