Imprenditoria

E-COMMERCE E DONNE IMPRENDITRICI

In questo articolo indichiamo alcuni suggerimenti per iniziare un’attività di E-commerce 

Cosa serve per aprire un e-commerce

Per aprire un e-commerce servono innanzitutto competenze in economia e marketing, per individuare quale prodotto vendere e su quale target puntare. Inoltre occorre capire, in via preliminare, la tipologia di portale che si vuole creare, quale piattaforma adottare e quali sono le incombenze a livello burocratico.

Quale e-commerce aprire: le diverse tipologie

Ci sono molti modi per classificare i diversi siti che vendono online, uno tra questi è quello di distinguerli in base alla tipologia di prodotto venduto:

  • store online di beni fisici, rientrano in questa categoria i negozi di abbigliamento, di libri, di prodotti per la casa e molto altro;
  • e-commerce di beni digitali, si tratta di quei prodotti che si possono comprare e scaricare direttamente sul proprio tablet o computer, come e-books, corsi online e software.

Un altro criterio di classifica è il modello di business:

  • business to consumer (B2C): l’impresa vende prodotti e servizi direttamente al consumatore;
  • business to business (B2B): l’azienda fornisce prodotti e servizi ad altre realtà commerciali.

Aprire un e-commerce: scegliere la piattaforma

Quando si decide di aprire un e-commerce si possono scegliere tra diverse tipologie di piattaforma. La cosa migliore da fare è chiedere la consulenza di un professionista o di un’agenzia specializzata nella creazione di siti web. Le piattaforme si possono generalmente suddividere in:

  • open source, ovvero pubbliche e ad uso gratuito, come per esempio WordPress, PrestaShop o Shopify;
  • in affitto, si tratta di affidarsi ad una società che offre un pacchetto di servizi per gestire il proprio store online;
  • di proprietà, quando un programmatore o un’agenzia costruisce da zero un sito web, sulla base delle richieste del cliente.

Aprire un e-commerce: le pratiche burocratiche

Per avviare un’attività commerciale online bisogna inoltre che la piattaforma sia in linea con le norme italiane ed europee in materia di vendita in rete. Per questo motivo, è sempre una buona idea chiedere aiuto ad un commercialistaesperto. Tra gli adempimenti necessari ci sono, per esempio:

  • aprire una partita iva;
  • comunicare l’avvio dell’attività all’Agenzia delle Entrate e all’INPS;
  • iscriversi alla Camera di Commercio e al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune di residenza.

L’attività di un e-commerce è regolato da una serie di leggi, tra cui quelle in tema di:

  • risarcimenti, disciplinati dalla direttiva europea 2011/83, che stabilisce tempistiche di restituzione ed eventuali costi aggiuntivi;
  • prezzi dei prodotti, che devono essere mostrati con assoluta chiarezza, indicando eventuali costi aggiuntivi prima del pagamento.
  • privacy degli utenti, che deve essere sempre garantita, specialmente nel momento in cui si raccolgono i dati personali(privacy policy e cookie policy).

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