Vuoi aprire una partita IVA ma vorresti svolgere una doppia attività? Ne hai già aperta una ma vorresti ampliare il tuo settore operativo? Tutto questo è possibile, ma va definito attraverso la scelta dei codici ateco, il codice attività economica in cui le lettere indicano il macro-settore economico mentre i numeri rappresentano le specifiche sottocategorie.
Codici ateco multipli e partita IVA
Che la partita IVA sia già stata aperta o che sia nuova, si possono aggiungere vari codice ateco per definire le proprie attività. Nel primo caso si può utilizzare il modello AA9/12 da trasmettere all’Agenzia delle Entrate, mentre in caso di apertura di partita IVA nuova si può procedere all’inserimento di più codici ateco nella modulistica.
Regime forfettario e più codici ateco
Nel caso di partita IVA a regime forfettario che presenta vari codici ateco è necessaria una precisazione. Ci sono due casi:
- aggiunta di un codice attività appartenente al medesimo settore di attività del già presente: si potrà procedere con la somma dei ricavi derivanti da entrambi i business, applicando lo stesso coefficiente di redditività ai vari importi
- aggiunta di un codice ateco afferente a un settore diverso: si dovrà applicare alle due differenti attività il coefficiente di redditività specifico, differenziando quindi i conteggi
Il limite dei ricavi da rispettare per rimanere nel Regime forfettario è e sarà comunque 65.000 euro.
Come gestire i contributi
Avere più codici ateco in un’unica partita IVA non implica l’iscrizione a due differenti gestioni previdenziali e il pagamento di doppi contributi. Il titolare della partita IVA, infatti, è tenuto a iscriversi esclusivamente alla gestione previdenziale di riferimento per l’attività primaria.