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ASSODONNA : IMPRENDITORIA FEMMINILE : 5 IDEE DI BUSINESS

Imprenditoria femminile: 5 idee di business per fare impresa

Riportiamo l’articolo molto interessante di ASSODONNA

L’imprenditoria femminile è un settore ricco di talenti

Ci sono molte idee di business per le donne imprenditrici in questo mondo in continua evoluzione, contagiato da un’innovazione disarmante. L’imprenditoria femminile è un settore ricco di talenti, di abilità, capacità e passione, dove le hard skill si sposano perfettamente con le soft skill e il cuore.

Anche le donne imprenditrici più motivate però, possono avere difficoltà nel lanciare l’idea imprenditoriale giusta e fare innovazione.

Proprio per questo oggi vogliamo portarti degli esempi concreti di imprenditoria femminile in relazione a quelli che sono business in ascesa.

Esempi di donne che grazie all’innovazione ed alle tecnologie emergenti sono riuscite a fare impresa ed essere felici rendendo felici gli altri.

Sperando che possano essere per te validi spunti per portare avanti e concretizzare la tua idea di business.

5 Settori emergenti per lanciare un’impresa al femminile

Crowdfunding e crowdfunding Immobiliare

Le imprese guidate da donne sono in costante crescita e generano sempre più posti di lavoro, anche se si mantengono più piccole rispetto alla controparte maschile. Il crowdfunding è in grado di dare quella marcia in più all’imprenditoria femminile, perché rappresenta una vera risorsa per fare impresa.

Anche se le donne che richiedono capitale esterno sono sempre in numero inferiore rispetto agli uomini, si è iniziato a pensare a come colmare questo gap di genere. Negli Stati Uniti nasce infatti iFundWomen il primo crowdfunding riservato alle imprenditrici.

Una piattaforma per aiutare le donne a finanziarsi guidata dalla CEO Karen Cahn; parlando di  iFundWomen in un’intervista è venuto fuori che “negli USA le donne sono proprietarie, o hanno quote di maggioranza, di circa il 36% delle imprese.

Nonostante questi incredibili risultati, continuano a ricevere solo tra il 2 e il 6% dei fondi di capitale di rischio.

Le imprenditrici, di fatto, devono lavorare di più rispetto ai colleghi maschi per essere finanziate. In altre parole, le donne, creano aziende con il 50% in meno di capitale.  Vogliamo cambiare questo stato di cose.

Il crowdfunding è la strada giusta, uno strumento efficace per aiutare l’imprenditoria femminile a decollare. Inoltre, grazie alle piattaforme di crowdfunding, stanno prendendo piede altri business promettenti come il crowdfunding immobiliare che sta spopolando sia negli Stati Uniti che in Europa e, da quest’anno, sembra stia avendo una crescita esponenziale anche in Italia.

Quando i problemi degli altri diventano il proprio core business: Servizi a pmi e professionisti in outsourcing

Piccole imprese, medie imprese e libere professioni. Business agili, versatili e pronti all’innovazione, ma entrambi accomunati da due problematiche: un organico inesistente o ristretto e difficoltà nel gestire quelle questioni che non riguardano le attività focus dell’azienda. Tale mancanza può essere così deleteria per un’impresa, al punto da dover chiudere o sobbarcarsi di un lavoro eccessivo.

Ma se guardiamo il bicchiere mezzo pieno, con le tecnologie emergenti e la possibilità di collaborare con chiunque in ogni parte del mondo, Internet può diventare un’occasione per aspiranti imprenditrici che vogliono avviare un proprio business. La soluzione per fare impresa con leggerezza e con la sicurezza di avere sempre persone su cui contare è l’outsourcing.

Due donne hanno colto l’opportunità e hanno creato il loro core business su attività scomode per gli altri. Sono Claudia e Desiree in arte  We Do It For You.

Un lavoro creato da zero da due ragazze conosciutesi nella vecchia azienda, lasciata per iniziare ad essere felici, rendendo felici e più libere le persone.

Il loro obiettivo è quello di essere un supporto concreto ad aziende e imprese da remoto, garantendo dei servizi professionali e flessibili. Spesso le difficoltà che vediamo insormontabili, sono opportunità per altri.

Il fare rete e l’esternalizzare i servizi sono due degli aspetti che più serviranno nel futuro dell’imprenditoria femminile e non.

Editoria: Guadagnare con gli eBooks

Se hai un talento o una passione e sai anche scrivere, un’idea di  business al femminile può essere la scrittura e vendita di eBook. Oggi è molto semplice avviare un’attività di questo genere; grazie ad Amazon Kindle Store è possibile pubblicare un proprio scritto e seguire le vendite e i guadagni con l’applicazione disponibile su qualsiasi dispositivo. Se hai già lanciato un’impresa e ti occupi di settori particolari, puoi scrivere e-book sulle tue conoscenze e condividere informazioni utili agli altri, oltre che aumentare il personal branding.

Il consiglio è di scrivere un e-book di valore, mirato al tuo target specifico e di offrire nozioni nuove e mai banali, senza trascurare una corretta ricerca, gli aspetti grafici, la copertina ed il titolo.

Ne sa qualcosa Loredana De Michelis che racconta qui il suo esperimento di auto-pubblicazione di e-book su Amazon.

Fare impresa investendo nell’artigianato

Il made in Italy per fortuna non ha ancora perso la sua attrattiva e la trasformazione digitale e l’innovazione portata dalle nuove tecnologie ne hanno amplificato l’importanza.

In Italia le imprenditrici nel settore dell’artigianato sono  quasi due milioni che si cimentano nel recupero di tradizioni, innovandole. Non mancano passione, talento e creatività; a fare da cornice il mondo digitale che permette di raggiungere luoghi e menti lontane, ma interessate a questa tipologia di impresa.

L’imprenditrice sarda  Daniela Ducato partendo dal recupero degli scarti e trasformando i rifiuti in risorse, ha creato un’azienda entrata nella top ten delle eccellenze tecnologiche mondiali.

Non solo, ha dato vita a ben sei aziende basandole sullo stesso business model, utilizzando gli scarti come materie prime. Un esempio? Dalle “ceneri” del latte è nata Edilatte, azienda che produce vernici e pitture, con le componenti di scarto del latte, appunto.

Il segreto è proporre oggetti ricercati, di nicchia e di qualità e non lasciare che la voce creativa ed intraprendente che caratterizza le donne imprenditrici si affievolisca.

Fare impresa puntando sull’Eco design, è donna

Dal riutilizzo di rifiuti e scarti passiamo all’utilizzo di materiali sostenibili, riciclati o riciclabili secondo processi produttivi che utilizzano risorse alternative.

Questo  è un business in ascesa e tocca già oggi diversi settori. Affacciarsi a questo mercato emergente, se si è designer, creativi, architetti, significa sbizzarrirsi e tutelare le risorse sensibilizzando il mercato su tematiche sociali importanti.

Oggi la domanda di oggetti di design composti da fibre naturali o materiali trasformabili in maniera accattivante è sempre più alta.

Le fibre vegetali biodegradabili sono già ampiamente utilizzate. Un esempio è la fibra di bamboo, materiale che viene utilizzato per realizzare piccoli oggetti, per la casa e non, ma anche magliette ed elementi architettonici e di arredo. Diverse aziende in Italia ne hanno fatto un brand come I’am Bamboo di Angela Maria Marchetti.

Allo stesso tempo, con il cartone si possono realizzare mobili di design per arredare case e uffici. Un’azienda tutta al femminile Rippotai ha intrapreso questo business partecipando anche al Fuorisalone di Milano.

I mobili in cartone sono l’evoluzione del design.

Partire con la giusta idea di business è fondamentale per il successo. Ma non basta, bisogna saperla strutturare in progetto, trovare i finanziamenti, essere accettati da incubatori o acceleratori di start-up. Molte donne ci stanno chiedendo sostegno per le fasi operative. Dopo tanti anni di editoria finalizzata ad informare e stimolare con contenuti che riguardano lavoro, innovazione ed economia del futuro, Assodonna ha deciso di rispondere a queste richieste e fornire soluzioni e contributi pratici finalizzati alla realizzazione di imprese di successo.

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